Auguri in prestito per questo 2021 che viene.
Il primo – che dà il titolo al post – è un verso di Pino Marino (da “Calcutta”, hit del suo ultimo album “Tilt“). La metafora del lievito è potente e antica, senza lievito la massa non si attiva… Lascio a ciascuno l’applicazione che preferisce per la propria situazione di vita.
Il secondo è un proverbio, che cerco di mettere in pratica e che questo 2020 forse ci ha spinto ad esercitare più di altre volte (e per questo ringrazio): “fare di necessità virtù”. Se ne possono richiamare altri, di inviti, di precetti, di massime di vita, ma le virtù mi stanno a cuore. Un tempo mettevano d’accordo la sfera religiosa e quella laica, come ricorda l’Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo pubblico di Siena. Che tornino ad essere un orizzonte comune, il motore del nostro impegno, il sentiero da battere nello sforzo di “tradurre” ogni situazione problematica.
L’ultimo è la foto di un germoglio (questa è di Ngo Minh Tuan da Pixabay): anche nel pieno dell’inverno volevo un’immagine di rinascita, di forza nella debolezza, che desse radici alla speranza.
Buon anno nuovo!